Cari amanti del trucco e della bellezza, volevo condividere con voi un’intervista fattami sulla bellissima Rivista Sardegna Immaginare dalla giornalista Piera Eleonora Porqueddu che ringrazio di cuore, buona lettura
Valeria Boncoraglio, segreti di bellezza
“mi piace rendere felici le donne” racconta la make up artist
“Ogni donna è unica e il confine tra difetto e caratteristica non è sempre netto”. Tratto dal libro I Racconti delle spose: I segreti di una truccatrice di spose, questa frase riassume bene il pensiero dell’autrice, la make up artist Valeria Boncoraglio.
“Mi piace rendere felici le donne, trasformare le loro insicurezze. La bellezza, per me, è il particolare che distingue una persona, ciò che trasmette al di là dell’apparenza”. Ogni donna, sostiene, è unica, per aspetto, carattere e personalità e valorizzarla al meglio è il fine ultimo del suo lavoro.
Algherese, sorriso contagioso incorniciato da riccioli biondi. Boncoraglio spiazza con un fare deciso ma gentile e con una spontaneità genuina che forse non ci si aspetterebbe da una professionista del suo calibro, abituata a lavorare con vip e principesse e citata nelle più prestigiose riviste del settore, italiane ed estere.
Invece è proprio così.
A diciotto anni, per imparare l’inglese, lascia la Sardegna alla volta di Londra. Nella capitale, crocevia di tendenze e stimoli creativi, fa esperienza come beauty consultant; è così che capisce che rendere la donna più bella e sicura di sé le piace e le riesce bene. La strada è tracciata.
Frequenta le prestigiose accademie di Chanel e Lancôme e si specializza nel trucco fashion e bridal e nel nude look. Rientra in Italia, a Milano, prosegue il suo percorso professionale e, tra esperienze in Rai e con diversi personaggi dello spettacolo, diventa una truccatrice affermata ed apprezzata a livello internazionale.
Sempre nella città meneghina si specializza, al San Raffaele, in estetica oncologica, tema che le sta particolarmente a cuore.
Un lavoro arduo e costante che la porta a tagliare traguardi importanti, dalla creazione della sua azienda, Valeria make up Sardegna, a quello più recente, lo scorso novembre, anzi a quelli, perché sono due: il primo premio come migliore make up artist dell’Isola e, soprattutto, il primo premio alla Special Night dell’Italian Wedding Awards 2019, come migliore make up artist a livello nazionale.
Come ci si sente a essere la migliore truccatrice d’Italia?
“Benissimo! E non solo per il titolo in sé, che ovviamente mi gratifica, ma perché vedo finalmente riconosciuto il mio impegno; mio e di Max (il marito, Massimo Della Noce, ndr) che, con i suoi scatti fotografici, impreziosisce e valorizza il mio lavoro. Siamo una squadra”.
Negli anni Valeria Boncoraglio ha scelto di tornare a vivere in Sardegna, dove si divide tra l’attività di docente di trucco e materie estetiche e, in estate, i matrimoni da favola di principesse e protagoniste del jet set internazionale, ambientati nella splendida cornice della Costa Smeralda. Da novembre a gennaio, però, la sua base operativa è a Londra, dove tutto il suo percorso ha avuto inizio e dove insegna in un’accademia. Ormai amicizie e affetti la legano alla città inglese.
La parentesi londinese è anche l’occasione per intercettare nuove tendenze di trucco ed estetica da portare in anteprima in Italia, per coccolare le sue clienti.
Un’altra grande passione, oltre al trucco ovviamente, è la pittura. Non a caso, per entrambi, il colore e il suo utilizzo la fanno da padrone.
Quando nasce l’interesse per la pittura?
“Mi ha affascinato sin dall’infanzia e oggi adoro dipingere nei momenti in cui ho bisogno di stare da sola. Disegno volti ricavati da blocchi di legno e gioco con i colori, quasi il viso fosse una tela, con particolare attenzione agli occhi e allo sguardo. Come quando trucco. I miei Visi di Legno hanno un particolare di tutte le donne che incontro”.
Cerimonie e matrimoni sono il suo pane quotidiano, le Spose, la sua passione. Non è un caso che il suo primo libro parli proprio di loro.
“L’ispirazione arriva dalle mie spose – così le chiama affettuosamente – dalle situazioni che abbiamo vissuto insieme. Tante, tutte diverse. Spesso, per allentare la tensione e l’emozione del momento, mi sono ritrovata a raccontare aneddoti. Una volta a proprio agio, anche loro hanno iniziato a confidarsi, a mettersi a nudo; così, due anni or sono, è nata l’idea di fissare questi racconti e frammenti di vita attraverso al scrittura”.
Ci sarà un seguito, un secondo libro?
“Chissà, mai dire mai! Magari potrebbe esserci e avere come protagoniste le suocere… e i loro segreti!” conclude, con un grande sorriso e un’espressione birichina che la dice lunga.
Potete trovare l’intervista sulla Rivista Sardegna Immaginare, numero 14